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La Storia di una disciplina come la Musica ne esamina, scandaglia ed espone la letterarietà diacronica attraverso il conseguente 'excursus' di stili, tendenze e autori; la Filosofia, di contro, vi applica le metodologie dei suoi due fondamentali settori d'indagine speculativa, la logica e l'estetica. Di conseguenza, il tentativo di far convergere le due istanze intellettuali e i relativi campi di ricerca, specie fra territori contigui del sapere, deve tener conto delle specificità epistemologiche in virtù di obiettive problematiche di commistione. Storia, Filosofia e Musica, mai disgiunte in tempi antichi, poiché profondamente interconnesse a livello teorico e teoretico, hanno scavato nel corso delle rispettive fasi evolutive (o, per certi versi, involutive) ampi solchi tra gli afferenti orizzonti, tesi a perseguire diversi obiettivi: narrazioni biografiche, sequenze e concatenazione di eventi e di linguaggi, ricerche introspettive e interpretazioni della realtà fisica e metafisica, esteriorità fenomenologica, rappresentazione, estro e creatività. L'ambizione di rappresentare il tutto come un 'unicum' può rivelarsi velleitaria, ma costituisce e definisce nella specificità testuale l'intento e la volontà di compendiare e collazionare come estremo 'limes' il frutto organico di pregresse ricerche e di afferenti pubblicazioni.